Rear diffuser in carbonio: cos'è e a che cosa serve?
Il tuning è una vera e propria arte e, in quanto tale, richiede creatività, un certo estro, una certa immaginazione. Ma non è tutto qui: per fare del buon
tuning auto è necessario avere anche delle buone conoscenze di partenza. Se dal lato del tuner è necessario conoscere alla perfezione il comportamento dei materiali, i fondamentali dell'aerodinamica, gli strumenti di disegno e via dicendo, dal lato dell'appassionato le competenze richieste sono decisamente inferiori. Ma una cosa è certa: per capire e per apprezzare a fondo il tuning auto è fondamentale conoscere la natura dei vari componenti che possono andare a modificare allo stesso tempo sia
l'estetica dell'auto, sia la sua
aerodinamica. Per questo motivo in questo blog ci proponiamo di spiegare, di volta in volta, la natura dei vari elementi che compongono un
kit per il tuning. Oggi vogliamo per esempio soffermarci sul
rear diffuser in carbonio: che cos'è, e a che cosa serve?
Un componente, tanti nomi
Come avranno già notato tanti appassionati di tuning, quando si indicano i vari componenti che compongono un
kit per l'elaborazione estetica di un'auto si rischia spesso di fare confusione tra i vari termini utilizzati. Un po' per la mancanza di una precisa tassonomia dedicata all'elaborazione estetica delle automobili, un po' per lo scenario internazionale nel quale ci si muove quando si parla di tuning, sono infatti presenti molto spesso più termini per indicare lo stesso elemento. E il rear diffuser non fa certo eccezione. Al contrario, per indicare questo elemento si usano di volta in volta termini differenti: si utilizzano infatti termini come rear diffuser,
diffusore sottoparaurti,
estrattore posteriore,
scivolo estrattore, o persino
DAM. Va detto che questi termini hanno connotazioni tendenzialmente diverse, poiché a livello tecnico indicano funzionalità leggermente differenti; a livello del consumatore, però, finiscono per indicare sempre lo stesso oggetto. Vediamo quindi cos'è – e cosa non è – il rear diffuser!
Cos'è il rear diffuser o diffusore posteriore
Partiamo da un presupposto fondamentale: la nascita e lo sviluppo del diffusore posteriore è da ricondurre a delle esigenze puramente aerodinamiche. Questo significa che i primi produttori che hanno iniziato a sviluppare questo elemento
sottoscocca lo hanno fatto pensando squisitamente a un modo per
aumentare l'aderenza di un veicolo. Al di fuori del mondo delle piste e delle competizioni, come vedremo meglio dopo, il rear diffuser (in carbonio e non solo) ha invece una funzione
per lo più estetica e anche una minima funzione tecnica, ma non aerodinamica.
Detto questo, con i termini rear diffuser o estrattore si indica la parte inferiore del posteriore di una vettura, ovvero quell'elemento inclinato che possiamo vedere tra il sottoscocca e la parte terminale del posteriore di un'auto. Esistono tanti possibili design e stili, con diffusori più o meno pendenti, più o meno vistosi, con o senza paratie verticali, che alloggiano o accompagnano i terminali di scarico, e via dicendo. Vediamo a cosa serve nel concreto, nel mondo delle corse, l'estrattore posteriore!
A cosa serve il diffusore auto
Abbiamo già anticipato che il rear diffuser è stato sviluppato dapprima per aumentare l'aderenza dell'auto. Non vogliamo certo farti una lezione approfondita di aerodinamica, la quale richiederebbe di immergersi in profondità nei meandri della fisica.
Possiamo quindi partire da un presupposto semplice semplice: chi desidera aumentare le performance su pista ha tutto il vantaggio di capire come
aumentare il grip dei pneumatici al suolo, per accrescere la
tenuta dell'auto. Si potrebbe pensare di incrementare il peso del veicolo, cosa che però porterebbe effetti negativi su velocità, accelerazione, frenata e via dicendo. Ecco allora che, per aumentare la stabilità senza aggiungere un fardello al veicolo, è molto meglio lavorare sull'aerodinamica, non solo “sopra” all'auto, ma anche “sotto”.
Ed è qui che entra in gioco il nostro diffusore posteriore, il quale ha il ruolo di “estrarre” (da qui il nome estrattore) l'aria dal sottoscocca della vettura. Grazie a questo scivolo rovesciato che si trova in fondo all'auto l'aria esce più velocemente, così da generare
una zona di bassa pressione al di sotto del bolide. L'effetto che si crea, semplificando al massimo, è qualcosa di simile a quello di una ventosa, così da mantenere il veicolo attaccato all'asfalto.
Ecco a cosa serve il rear diffuser: grazie alla differenza tra la pressione dell'aria che scorre sotto la vettura e quella che corre al di sopra di essa, si aumenta la
deportanza, incrementando la tenuta dell'auto al crescere della velocità. Insomma, un vero sogno per chi desidera dare il massimo!
Non stupisce che, per rendere ancora più efficace il lavoro del diffusore in carbonio, entrino in gioco anche altri elementi di un tipico kit per tuning, ovvero
minigonne,
sideskirts flaps e via dicendo.
La funzione estetica del diffusore sottoparaurti
Abbiamo visto quella che è la funzione nativa del rear diffuser. Al di fuori del mondo delle corse, al di fuori delle piste, il diffusore posteriore ha invece una funzione per lo più estetica: contornare ed accompagnare i terminali dell'impianto di gas scarico e proteggere la parte più vulnerabile del paraurti dal loro calore. Non ci sono infatti dubbi nell'affermare che un rear diffuser in carbonio di qualità possa migliorare in modo netto l'estetica complessiva di un'auto. Questo a patto, ovviamente, di essere
studiato ad hoc per quel preciso modello, esaltando le linee e lo stile di quella precisa auto: è questo il caso per esempio del nostro
rear diffuser in carbonio per Alfa Romeo 159, realizzato appositamente sul paraurti originale, per permettere peraltro la piena
reversibilità; o ancora, dell'
estrattore in carbonio per Alfa Romeo Brera, che va installato usando i medesimi
fori originali del deflettore posteriore originale.
Questo componente permette quindi di
esaltare in modo elegante la sportività innata di tali capolavori a quattroruote e di proteggere il paraurti da eventuale usura-surriscaldamento in caso di modifiche meccaniche che prevedano l'innalzamento della temperatura (nonchè la dimensione) dei terminali di scarico.
Perché un rear diffuser in carbonio?
Viste quali sono le funzioni dell'estrattore posteriore, cerchiamo di spiegare perché scegliere un rear diffuser in carbonio. Va sottolineato infatti che è possibile realizzare i diffusori per auto anche con altri materiali, e noi stessi produciamo anche estrattori in
vetroresina. Ma non ci sono dubbi: a fronte di un costo maggiore, la fibra di carbonio garantisce un'elevata
rigidità, una granda capacità di
assorbire gli urti, una marcata
leggerezza, una lunga
resistenza nonché un
look davvero inimitabile e insuperabile.
Avevamo già parlato, del resto, del
vantaggi del tuning in carbonio.